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Campagna elettorale: per noi parleranno i fatti.

Campagna elettorale: per noi parleranno i fatti.

il Giornale di treviglio ci informa che sarà Marino Lamera a sfidare – per la seconda volta – il sindaco Andrea Rota. 

Bene, così i Barianesi potranno scegliere da chi farsi governare.

Cercheremo, dice Lamera, di informare la popolazione su quanto è realmente stato fatto in questi cinque anni in modo obiettivo, senza voler far poIemica. 

Solo parole, purtroppo, perchè subito dopo afferma:

Del resto, sottolinea Lamera, gli ultimi anni hanno visto grandi disponibilità economiche per gli enti pubblici: «La pandemia é stata una tragedia che ci auguriamo di non vivere mai più, è chiaro, ma per le casse comunali ha avuto un effetto contrario in quanto, senza richiedere particolari sforzi o competenze, ha consentito di ricevere notevoli contributi.

Ma che ne sa Lamera degli sforzi che abbiamo dovuto sostenere nella gestione della pandemia? Lui non c’era e non si è mai fatto avanti per dare una mano, come invece hanno fatto pochi altri del suo gruppo, in un momento storico unico e drammatico per il mondo, non solo per Bariano. In quel periodo, di lui ricordiamo solo le polemiche sui buoni acquisto destinati alle persone meno abbienti e quelle sul lavoro dei volontari. Si ricorda Lamera, invece, che i lavori pubblici si sono bloccati per oltre un anno? Si ricorda che poi c’è stata una esplosione nei prezzi? Si ricorda che il mondo è sceso in guerra con pesanti ripercussioni sui costi dell’energia? Ma dove ha vissuto in questi anni?

E poi continua con i fondi del PNRR che, lui sentenzia, “sono stati ottenuti, grazie all’attività degli uffici”, mentre noi, senza Segretario comunale, tutti i giorni guardavamo i bandi in uscita, valutavamo a quali partecipare o meno, decidevamo come realizzare i progetti, trovavamo le risorse per farli e superavamo le infinite zeppe che caratterizzano la nostra burocrazia nazionale. Certo, il merito è anche degli uffici comunali e lo riconosciamo, ma dire che i fondi sono stati ottenuti solo grazie agli uffici comunali rasenta la pura ipocrisia.

E insiste.

L’attuale Amministrazione, dice Lamera, ha speso una marea di parole e proclami, ma in cinque anni cosa ha sostanzialmente prodotto? Ossessionata dalle precedenti Amministrazioni, ha sprecato risorse per demolire e abbandonare quello che era stato fatto in precedenza, dimenticandosi di aver gestito denaro pubblico. 

Il più grande spreco di denaro pubblico che noi abbiamo constatato, invece, insieme ai fondi della palestra che anni fa il Comune ha dovuto restituire, è stata la realizzazione dell’area feste: 350.000 € stanziati dalla precedente amministrazione per una struttura inutile e largamente incompleta, senza la possibilità di riscaldamento e raffrescamento, come era stato dichiarato perchè non esiste isolamento; senza l’impianto elettrico che non è stato previsto e inserito nel progetto. Una struttura sulla quale dovremo investire ancora 140.000 € circa per completarla così come era stata prevista e sulla quale si dovrà investire ancora denaro pubblico (almeno altri 200.000 €) per ampliare il suo utilizzo renderla fruibile tutto l’anno. 

L’avremmo abbandonata volentieri se soltanto fossimo arrivati un paio di mesi prima.

Anche sulle opere pubbliche, i numeri dicono altro:

  • dalle relazione di fine mandato della nostra amministrazione e di quella precedente e dai bilanci rendicontati, tutti documenti ufficiali e consultabili, emerge che la cifra effettivamente spesa nel quinquennio 2014/2019 per le opere pubbliche è stata di 1.642.000 €, mentre in quello 2019/2024 è stata di 2.169.000 €.
  • A queste cifre vanno aggiunte quelle delle opere già finanziate, ma che potranno essere realizzate nel periodo 2024/2025 che, per la nostra amministrazione, sono pari a 1.800.000 € (la rotatoria per Romano, Piazza Paganessi, Via Roma, Via Chiesa, la mensa scolastica – compresa solo in parte nella relazione di fine mandato – l’area feste, il prolungamento della pista ciclabile per Caravaggio e altre).
  • In opere pubbliche, la nostra amministrazione ha speso o ha già finanziato opere per oltre 2.000.000 di € in più rispetto a quella precedente. Con il Pnrr i finanziamenti ricevuti sono stati di circa 950.000 €, quelli ottenuti fuori dal Pnrr hanno superato il 1.200.000 €.

Altro che distruggere o abbandonare.

Alla narrazione di Lamera, che sarà giustamente polemica in campagna elettorale, risponderanno i numeri e i fatti.

  • La sicurezza del territorio: l’intenzione, afferma Lamera,  è di rafforzare i rapporti con le forze dell’ordine, integrare sistemi tecnologici e soprattutto ritrovare il rispetto per quei cittadini che chiedono una maggior sicurezza. 

Bene: sappia Lamera che, se verrà eletto troverà le risorse per sostituire tutte le telecamere sul territorio e di aggiungerne anche di nuove. Non solo, ci sono le risorse per la realizzazione di un impianto semaforico di rallentamento del traffico, come quello di Morengo, lungo Via Locatelli e quelle per l’installazione di una sbarra per impedire il traffico di passaggio durante l’uscita dei ragazzi delle elementari.  

  • Il rilancio dell’attività edilizia e la programmazione urbanistica, con l’aggiornamento e l’adeguamento ai piani territoriali della Regione e della Provincia del Piano di Governo del territorio. 

Uno degli indicatori dell’attività edilizia sono gli oneri di urbanizzazione incassati dal Comune. Nei cinque anni della precedente amministrazione, gli oneri incassati sono stati pari a 371. 000 €; nel quinquennio della nostra amministrazione sono stati 669.000 €. 

  • Altri temi importanti, dice ancora Lamera, sono poi la manutenzione degli edifici pubblici, del verde e una più accurata e attenta pulizia delle nostre vie, prevedendo se necessario il rinnovo dei contratti.

Speriamo solo che non si ripeta l’esperienza del progetto Faber, un progetto che vede la Provincia di Bergamo come capofila, scelto nel 2017 per l’efficientamento del Municipio e della scuola elementare e che ancora non è partito e certo non per responsabilità del Comune di Bariano. O che non venga ripristinato il contratto per la manutenzione delle aiuole di Via Locatelli che per una decina di anni, da solo, ci è costato oltre 10.000 € all’anno per avere aiuole decisamente peggiori di quelle attuali. In ogni caso, mentre in precedenza si spedeva per il verde pubblico una cifra annuale di circa 40.000 €, noi ne abbiamo spesi quasi 50.000.

Alle polemiche risponderanno i numeri e la realtà. Ci contestino con quelli.

Per finire: ora sappiamo dove e come intervenire per poter fare ancora meglio.

Per ben governare un paese serve una squadra coesa, compatta, competente, non un “sindaco unico”.

Senza una squadra il sindaco “unico” vorrebbe dire “solo”.

E sarebbe un problema. Fidatevi.

il Giornale di treviglio ci informa che sarà Marino Lamera a sfidare – per la seconda volta – il sindaco Andrea Rota. 

Bene, così i Barianesi potranno scegliere da chi farsi governare.

Cercheremo, dice Lamera, di informare la popolazione su quanto è realmente stato fatto in questi cinque anni in modo obiettivo, senza voler far poIemica. 

Solo parole, purtroppo, perchè subito dopo afferma:

Del resto, sottolinea Lamera, gli ultimi anni hanno visto grandi disponibilità economiche per gli enti pubblici: «La pandemia é stata una tragedia che ci auguriamo di non vivere mai più, è chiaro, ma per le casse comunali ha avuto un effetto contrario in quanto, senza richiedere particolari sforzi o competenze, ha consentito di ricevere notevoli contributi.

Ma che ne sa Lamera degli sforzi che abbiamo dovuto sostenere nella gestione della pandemia? Lui non c’era e non si è mai fatto avanti per dare una mano, come invece hanno fatto pochi altri del suo gruppo, in un momento storico unico e drammatico per il mondo, non solo per Bariano. In quel periodo, di lui ricordiamo solo le polemiche sui buoni acquisto destinati alle persone meno abbienti e quelle sul lavoro dei volontari. Si ricorda Lamera, invece, che i lavori pubblici si sono bloccati per oltre un anno? Si ricorda che poi c’è stata una esplosione nei prezzi? Si ricorda che il mondo è sceso in guerra con pesanti ripercussioni sui costi dell’energia? Ma dove ha vissuto in questi anni?

E poi continua con i fondi del PNRR che, lui sentenzia, “sono stati ottenuti, grazie all’attività degli uffici”, mentre noi, senza Segretario comunale, tutti i giorni guardavamo i bandi in uscita, valutavamo a quali partecipare o meno, decidevamo come realizzare i progetti, trovavamo le risorse per farli e superavamo le infinite zeppe che caratterizzano la nostra burocrazia nazionale. Certo, il merito è anche degli uffici comunali e lo riconosciamo, ma dire che i fondi sono stati ottenuti solo grazie agli uffici comunali rasenta la pura ipocrisia.

E insiste.

L’attuale Amministrazione, dice Lamera, ha speso una marea di parole e proclami, ma in cinque anni cosa ha sostanzialmente prodotto? Ossessionata dalle precedenti Amministrazioni, ha sprecato risorse per demolire e abbandonare quello che era stato fatto in precedenza, dimenticandosi di aver gestito denaro pubblico. 

Il più grande spreco di denaro pubblico che noi abbiamo constatato, invece, insieme ai fondi della palestra che anni fa il Comune ha dovuto restituire, è stata la realizzazione dell’area feste: 350.000 € stanziati dalla precedente amministrazione per una struttura inutile e largamente incompleta, senza la possibilità di riscaldamento e raffrescamento, come era stato dichiarato perchè non esiste isolamento; senza l’impianto elettrico che non è stato previsto e inserito nel progetto. Una struttura sulla quale dovremo investire ancora 140.000 € circa per completarla così come era stata prevista e sulla quale si dovrà investire ancora denaro pubblico (almeno altri 200.000 €) per ampliare il suo utilizzo renderla fruibile tutto l’anno. 

L’avremmo abbandonata volentieri se soltanto fossimo arrivati un paio di mesi prima.

Anche sulle opere pubbliche, i numeri dicono altro:

  • dalle relazione di fine mandato della nostra amministrazione e di quella precedente e dai bilanci rendicontati, tutti documenti ufficiali e consultabili, emerge che la cifra effettivamente spesa nel quinquennio 2014/2019 per le opere pubbliche è stata di 1.642.000 €, mentre in quello 2019/2024 è stata di 2.169.000 €.
  • A queste cifre vanno aggiunte quelle delle opere già finanziate, ma che potranno essere realizzate nel periodo 2024/2025 che, per la nostra amministrazione, sono pari a 1.800.000 € (la rotatoria per Romano, Piazza Paganessi, Via Roma, Via Chiesa, la mensa scolastica – compresa solo in parte nella relazione di fine mandato – l’area feste, il prolungamento della pista ciclabile per Caravaggio e altre).
  • In opere pubbliche, la nostra amministrazione ha speso o ha già finanziato opere per oltre 2.000.000 di € in più rispetto a quella precedente. Con il Pnrr i finanziamenti ricevuti sono stati di circa 950.000 €, quelli ottenuti fuori dal Pnrr hanno superato il 1.200.000 €.

Altro che distruggere o abbandonare.

Alla narrazione di Lamera, che sarà giustamente polemica in campagna elettorale, risponderanno i numeri e i fatti.

  • La sicurezza del territorio: l’intenzione, afferma Lamera,  è di rafforzare i rapporti con le forze dell’ordine, integrare sistemi tecnologici e soprattutto ritrovare il rispetto per quei cittadini che chiedono una maggior sicurezza. 

Bene: sappia Lamera che, se verrà eletto troverà le risorse per sostituire tutte le telecamere sul territorio e di aggiungerne anche di nuove. Non solo, ci sono le risorse per la realizzazione di un impianto semaforico di rallentamento del traffico, come quello di Morengo, lungo Via Locatelli e quelle per l’installazione di una sbarra per impedire il traffico di passaggio durante l’uscita dei ragazzi delle elementari.  

  • Il rilancio dell’attività edilizia e la programmazione urbanistica, con l’aggiornamento e l’adeguamento ai piani territoriali della Regione e della Provincia del Piano di Governo del territorio. 

Uno degli indicatori dell’attività edilizia sono gli oneri di urbanizzazione incassati dal Comune. Nei cinque anni della precedente amministrazione, gli oneri incassati sono stati pari a 371. 000 €; nel quinquennio della nostra amministrazione sono stati 669.000 €. 

  • Altri temi importanti, dice ancora Lamera, sono poi la manutenzione degli edifici pubblici, del verde e una più accurata e attenta pulizia delle nostre vie, prevedendo se necessario il rinnovo dei contratti.

Speriamo solo che non si ripeta l’esperienza del progetto Faber, un progetto che vede la Provincia di Bergamo come capofila, scelto nel 2017 per l’efficientamento del Municipio e della scuola elementare e che ancora non è partito e certo non per responsabilità del Comune di Bariano. O che non venga ripristinato il contratto per la manutenzione delle aiuole di Via Locatelli che per una decina di anni, da solo, ci è costato oltre 10.000 € all’anno per avere aiuole decisamente peggiori di quelle attuali. In ogni caso, mentre in precedenza si spedeva per il verde pubblico una cifra annuale di circa 40.000 €, noi ne abbiamo spesi quasi 50.000.

Alle polemiche risponderanno i numeri e la realtà. Ci contestino con quelli.

Per finire: ora sappiamo dove e come intervenire per poter fare ancora meglio.

Per ben governare un paese serve una squadra coesa, compatta, competente, non un “sindaco unico”.

Senza una squadra il sindaco “unico” vorrebbe dire “solo”.

E sarebbe un problema. Fidatevi.

La minoranza diserta ancora il Consiglio comunale

La minoranza diserta ancora il Consiglio comunale

Nel consiglio comunale del 28 dicembre 2023, tra gli altri punti, si discuteva del bilancio di previsione per il 2024. 

Un appuntamento importante per tutte le amministrazioni comunali nel quale si decide di come saranno destinate le risorse del bilancio comunale per lanno che verrà.

Che il tema sia importante lo possono capire tutti e lo dimostra il fatto che un decreto ministeriale, da questanno, obbliga le amministrazioni comunali, che non hanno la commissione di bilancio, a riunire i capigruppo consiliari per illustrare loro il bilancio prima del consiglio comunale e raccogliere eventualmente gli emendamenti proposti.

Giovedì 21 dicembre 23, è stato convocato il capogruppo di minoranza per questo primo momento di confronto: il capogruppo ha partecipato alla riunione senza accennare alla possibile assenza della minoranza al consiglio comunale.

Soltanto la mattina del 28 dicembre, la minoranza ha mandato una lettera al Sindaco nella quale comunicava che “per motivi familiari, di lavoro e di salute” tutti i consiglieri di minoranza non avrebbero partecipato alla seduta del Consiglio comunale.

L’indirizzo mail al quale è stata spedita la comunicazione era però sbagliato e, pertanto, noi siamo venuti a conoscenza della lettera soltanto due giorni dopo.

Ci sembra abbastanza evidente che la comunicazione dell’assenza di tutti e quattro i componenti della minoranza sia basata su giustificazioni perlomeno singolari per non dire decisamente forzate e per niente credibili.

A nostra memoria, un’assenza così mal giustificata non si è mai registrata nella storia del Consiglio comunale di Bariano.

A questo punto poco ci importa di sapere quale sia il motivo vero della loro assenza, perché ciò che si rende evidente è il totale disinteresse della minoranza nei confronti del Consiglio comunale: se in uno dei momenti più significativi del Consiglio nessuno della minoranza si presenta alla discussione e poi giustifica la sua assenza con motivazioni inverosimili, non solo viene meno il rispetto verso il Consiglio comunale, ma viene demolita la credibilità e la serietà di tutto il gruppo.

Per quanto ci riguarda, sappiamo che chi non ha il coraggio di esporre e sostenere le proprie idee, o non ha il coraggio o non ha le idee.

A volte, e succede, qualcuno non ha né luno né le altre.

Non dicono la verità: la inventano

Non dicono la verità: la inventano

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LO STRISCIONE 

Parliamo ancora, e per l’ultima volta, dello striscione che nel 2019, durante la campagna elettorale, qualcuno appese fuori dall’area feste i cui lavori erano appena iniziati.

Nel comunicato mandato al Giornale di Treviglio (l’articolo riportato sopra), la minoranza sostiene che “se siamo a conoscenza di chi ha compiuto la plateale protesta è prorio grazie a loro”. 

Falso.

“A pochi giorni dalle lezioni del 2019 – continua la minoranza – il Sindaco e l’assessore esterno attualmente in carica hanno chiesto un incontro con noi…Al termine dell’incontro ci chiedevano di non divulgare il nome, cosa che abbiamo rispettato”.

L’incontro effettivamente c’è stato, ma chi ha fatto il nome del “presunto” colpevole”?

Semplice.

Pochi giorni prima dell’incontro, l’allora Sindaco convocò in Comune il nostro Candidato Sindaco e gli disse chiaramente, facendo nome e cognome, che avevano riconosciuto l’autore del gesto attraverso le telecamere comunali.

Pertanto, siamo stati noi che abbiamo saputo da loro il nome del presunto autore del gesto, non il contrario.

Il Sindaco ha la facoltà di guardare le telecamere, ma non può rivelare a nessuno, se non alle autorità di Polizia preposte, il nome della persona interessata.

Che il nome sia stato rivelato al nostro Candidato Sindaco, sarebbe già un fatto fuori dalle norme, ma diciamo che ci possa stare.

Nel giro di poche ore, però, alcuni di noi hanno saputo da ex assessori o consiglieri comunali dell’allora maggioranza, il nome del presunto colpevole.

Come facevano a saperlo? Evidentemente, dentro la lista a noi avversaria, qualcuno stava diffondendo la notizia. 

Di fatto si stavano preparando ad usarla per la campagna elettorale, ma poichè non potevano farlo alla luce del sole (è proibito dal regolamento sull’uso delle telecamere comunali), lo stavano facendo divulgando sottotraccia la voce.

LE TELECAMERE FUNZIONANO?

Da qualche tempo, la minoranza, usando il solito metodo subdolo, adombra il sospetto che le telecamere comunali non funzionino.

Anche nell’articolo del GdT, la minoranza sostiene che “in Consiglio sono state approvate somme per la riparazione delle telecamere (falso) e questo lascia pensare che non siano solo obsolete e di bassa definizione (vero), ma che non funzionino”.

In Consiglio abbiamo approvato la somma che serve per la sistemazione dell’antenna che si trova sopra l’acquedotto e che si era piegata, ma in Comune si possono vedere benissimo.

L’operazione, non solo permetterà di vederle alla Polizia Locale (cosa che già succede), ma potrà permettere anche il collegamento delle telecamere alla Stazione dei Carabinieri.

Se non ci credono, invece di spargere sospetti al condizionale, potrebbero venire in Comune a controllare.

Dibattiti surreali in Consiglio

Dibattiti surreali in Consiglio

Mercoledì 29 novembre 2023 si è tenuta una seduta del Consiglio comunale che, ci scommettiamo, sarà oggetto di articoli del Giornale di Treviglio per alcune settimane.

Il capogruppo della minoranza ha riservato tutte le sue attenzioni alla discussione per l’approvazione del DUP (il documento unico di programmazione) per gli anni 2024/2026.

Ma vediamo in quale modo.

Secondo il capogruppo della Minoranza noi di Vivi Bariano, qualche anno fa, avremmo promesso di abbassare la Tari.

Falso.

Non si trova un documento nel quale lo affermiamo, semplicemente perchè non esiste.

Nel nostro programma elettorale, ma non era quello a cui faceva riferimento il capogruppo della minoranza, abbiamo scritto: “Realizzeremo un miglioramento della qualità della raccolta differenziata che potrebbe portare un risparmio anche nella raccolta dei rifiuti”.

Anche nell’assemblea pubblica per la presentazione della raccolta puntuale, il Sindaco ha confermato che tutte le iniziative che abbiamo intrapreso sul tema, hanno lo scopo di contenere i costi del servizio.

Secondo il capogruppo della minoranza, in campagna elettorale, noi di Vivi Bariano avremmo promesso la realizzazione della palestra.

Falso.

Abbiamo sempre detto che per le risorse che può avere il Comune di Bariano, la realizzazione della palestra potrà diventare realtà soltanto partecipando a bandi regionali o statali.

Questo è quello che abbiamo scritto nel nostro programma.

Secondo il capogruppo della minoranza la struttura polifunzionale era stata progettata dalla precedente amministrazione come struttura aperta con la sola tettoia e con l’esterno ricoperto con i pannelli solo per proteggere gli utenti dalle intemperie estive.

Falso.

Con l’approvazione del progetto di fattibilità la precedente Amministrazione scriveva: “Le funzioni che possono essere insediate nelledificio in progetto sono: manifestazioni culturali e/o ricreative; spettacoli anche con somministrazioni di alimenti e bevande; conferenze e/o meeting. Si tratta di una tendostruttura composta da elementi modulari in alluminio con tamponamenti, sia laterali che di copertura, realizzati con membrane in poliestere con spalmatura in PVC.

Il presente progetto consente di realizzare una struttura sprovvista di impianto di climatizzazione e pertanto, non utilizzabile nel periodo invernale, ma immediatamente funzionale, fruibile e fattibile, nel periodo non climatizzato.

Epossibile, in ogni caso, prevedere un futuro lotto di completamento che preveda la realizzazione di un impianto di climatizzazione che consenta lutilizzo della struttura durante tutto lanno”.

La struttura, pertanto, era pensata diversamente da quanto sotiene ora il capogruppo di minoranza e a dimostrarlo è la possibilità prevista di realizzare in un secondo tempo un impianto di climatizzazione per poterla usare tutto l’anno. Una balla colossale. La realtà? Con questa copertura nessun tecnico consultato è stato in grado di garantirci una temperatura oltre i 17 gradi d’inverno.

Secondo il capogruppo della minoranza, da quanto scritto nel DUP approvato nello scorso mese di aprile e la variazione fatta in quello approvato la scorsa settimana, si evince che prima la ZTL era stata sospesa, mentre adesso sarebbe tornata in funzione.

Falso.

Nel Dup approvato nel mese di aprile si legge: “In via sperimentale e fino al 30 giugno 2023 è stata sospesa la ZTL nel Centro storico…”.

In quello approvato qualche giono fa è scritto: “È stata sospesa la ZTL nel Centro storico…”

Voi capite che la ZTL è stata rimessa in funzione?

Alla fine, dobbiamo dirlo, il capogruppo riconosce di essersi confuso.

E poi altre mille questioni trascinate per oltre un’ora di discussione e sulle quali ci riserviamo di tornare a tempo debito.

Un dibattito che si ripete ad ogni discussione del Dup. Sempre le stesse domande con risposte già date mille volte. Mai una proposta, mai la proposizione di una visione di paese anche se diversa dalla nostra. Mai un documento a sostegno delle accuse lanciate.

Parole pronunciate negando spesso l’evidenza. Un dibattito a tratti surreale, un misto di falsità e provocazione.

Un anticipo di quello che sarà la prossima campagna elettorale.

La minoranza? Ambigua, cinica e pronta a tutto

La minoranza? Ambigua, cinica e pronta a tutto

Sulla base di un comunicato diramato dalla minoranza, in questi ultimi giorni il Giornale di Treviglio ha pubblicato due articoli sulla necessità di rinnovare e potenziare la sorveglianza in paese. Il tema è emerso dopo alcuni atti vandalici che si sono verificati nelle scorse settimane sul nostro territorio.

Se volete, andate voi a rintracciare il comunicato o gli articoli pubblicati perché a noi viene lorticaria soltanto il pensare a rendere di pubblico dominio immagini o link relativi.

Nellarticolo pubblicato sulledizione cartacea il titolo era SICUREZZA IN PAESE, BUFERA IN CONSIGLIO.

Mai fatto un consiglio comunale nel quale si sia discusso di questo argomento.

Nellarticolo pubblicato invece sul sito del giornale, dal titolo ATTI VANDALICI, DALLA MINORANZA UNA FRECCIATA AL VICE SINDACO, rispetto alla versione cartacea viene aggiunta una seconda parte evidenziata come LA FRECCIATA AL VICESINDACO”.

Nel merito del problema sicurezza e telecamere abbiamo solo due cose da dire: 

  • se si fossero informati, quelli della minoranza avrebbero saputo che l’Amministrazione comunale sta già lavorando per sostituire le telecamere esistenti, ormai superate. Il Comune ha già partecipato e ricevuto dei contributi  dal Bando per la digitalizzazione. Le risorse non spese, e sono oltre 100.000 €, possono essere impiegate anche per la sicurezza e la viabilità. L’intenzione è quella di intervenire su tre fronti: la sostituzione delle telecamere, l’installazione in Via Locatelli di un semaforo per il rallentamento del traffico (come quello già installato a Morengo) e l’installazione di una segnaletica luminosa per il blocco del traffico nella zona delle scuole elementari durante gli orari di entrata e uscita degli alunni. Probabilmente non si riuscirà a fare tutto, ma i problemi e le soluzioni sono ben presenti nella testa e nelle azioni dell’Amministrazione comunale. Il problema? Per impiegare le risorse non spese, bisogna prima che lo Stato approvi la rendicontazione di quelli già impiegati. Da tempo la rendicontazione è già stata inviata al Ministero competente e si è in attesa della sua approvazione che potrà avvenire solo nei prossimi mesi.
  • Attraverso i loro genitori, alcuni ragazzi autori degli atti vandalici si sono già messi in contatto con il Sindaco. La situazione, quindi, è sotto controllo. Non è da tutti, genitori o figli, assumersi le proprie responsabilità, ma è anche di questo che Bariano ha bisogno per diventare un paese migliore.

Solo la minoranza continua con i suoi atteggiamenti di sciacallagio politico e umano.

Ed è su questo che vogliamo insistere.

Da quattro anni e mezzo stanno cercando di additare all’opinione pubblica barianese colui che, secondo loro, ha scritto e appeso lo striscione fuori dal cantiere dell’area feste e che sarebbe stato ripreso dalle telecamere della zona.

C’è solo un problema: la normativa che regola l’utilizzo delle telecamere non consente a tutti di vederle, ma solo alle persone autorizzate (e non sono loro), ma, soprattutto, nessuno può poi divulgare il nominativo dell’autore del gesto (non loro).

Questo loro insistere ci fa pensare che le telecamere siano state viste da chi per legge non poteva farlo (loro), o che siano stati informati da chi poteva vederle, ma non poteva rivelarlo a nessuno (non a loro).

Per anni hanno cercato di farlo capire nelle loro esternazioni pubbliche perchè non potevano dirlo in modo esplicito, mentre spargevano il nome presunto nei loro colloqui privati.

Abbiano il coraggio di dirlo pubblicamente e prendersi la denuncia che meritano. Chiediamo troppo?

Sulla struttura dell’Area feste ribadiamo che il nostro giudizio coincide con quello espresso dallo striscione appeso in tempo di elezioni. Se fossimo arrivati qualche nese prima, avremmo bloccato l’opera. Quando siamo stati eletti non si poteva più fare e non avevamo altra scelta se non quella di ultimarla, salvo buttare tutte le risorse (molte) che già erano state previste e impiegate. Per come è stata progettata, la struttura potrà solo ospitare, e non benissimo, un paio di manifestazioni all’anno. Il riscaldamento e il raffrescamento, che ci avevano detto si potevano installare successivamente, non si possono realizzare perchè non c’è l’isolamento necessario. Per ultimare la struttura abbiamo già impegnato 100.000 € di risorse ulteriori, ma per poterla utilizzare tutto l’anno, sappiamo già come, bisognerà spendere altri 150/200.000 €. Per dire.

Non solo.

Fanno capire il nome del presunto autore del “misfatto”, ma non lo dicono e insistono, coinvolgendo i figli del presunto autore del gesto.

Sono anni che adottano questo metodo. Per criticare noi hanno cercato di coinvolgere i nostri figli, parenti, nipoti.  Mai con parole chiare, ma in modo viscido e torbido; quel dire e insinuare; muoversi dietro le quinte e non metterci mai la faccia; spettegolare in privato e spargere dubbi in pubblico.

Abbiano il coraggio, una volta, una volta sola, di parlare chiaro, pubblicamente, senza paura e meschinità.

Non lo faranno mai.

Avete visto il comunicato che hanno diramato? Noi no. Non lo hanno neppure pubblicato.

Di persone così non possimo fidarci, non potete fidarvi.

Loro, quelli così, sono disposti a tutto pur di avere un presunto prestigio e visibilità.

Loro, quelli così, non meritano considerazione e rispetto personali.

Loro, quelli così, non possono essere tutti così. Per questo ci aspettiamo delle prese di distanza da atteggiamenti e comunicati che squalificano solo chi li pratica o scrive.

Altrimenti, sarebbero tutti della stessa pasta.

L’assenteismo della minoranza

L’assenteismo della minoranza

Con lettera inviata in data 24 luglio 2023, avente per oggetto la Convocazione del Consiglio comunale nella stessa data, il Capogruppo e i componenti del Gruppo di Minoranza di Futuro e Tradizione comunicano al Presidente del Consiglio comunale, il Sindaco di Bariano Andrea Rota, che non saranno presenti alla seduta del Consiglio comunale convocato in seduta straordinaria il 24 luglio 23.

 

Secondo il Gruppo di Minoranza, le motivazioni della loro scelta risiedono nella pec di convocazione ricevuta soltanto il 20 luglio 2023, nel tardo pomeriggio, ed essendo il Consiglio convocato lunedì 24, questo avrebbe impedito al Gruppo di Minoranza di valutare, anche collegialmente, una corposa documentazione in poche ore e in giorni prefestivi e festivi.

 

Su queste basi, il Gruppo di Minoranza lamenta che anche in questa occasione l’attuale Amministrazione comunale ri-assumerebbe un atteggiamento ostruzionistico e antidemocratico nei loro confronti.

 

Poichè è già la terza volta che la stessa protesta si ripete e con le stesse accuse nei riguardi dell’Amministrazione comunale, vorremmo precisare quanto segue:

 

  • i termini di convocazione del Consiglio comunale rientrano in quelli stabiliti dalla normativa vigente e, in particolare, dal Regolamento comunale: pertanto, non ravvisiamo come si possa offendere la democrazia quando le sue regole vengono rispettate (tre giorni per la convocazione del Consiglio in seduta straordinaria e cinque per quelle in seduta ordinaria, festivi e prefestivi compresi).
  • Il corposo ordine del giorno è costituito da cinque punti dei quali soltanto due richiedono la necessità di un vero approfondimento. Di questi due (la variazione di bilancio e il Regolamento di Polizia urbana), uno  (il Regolamento di Polizia urbana) è in possesso della Minoranza da almeno dieci giorni.
  • Per approfondire l’intero ordine del giorno sarebbero servite soltanto poche ore.

 

Non vogliamo rivangare quanto è successo nella scorsa legislatura amministrativa, quando Vivi Bariano era Minoranza, ma voglio rassicurarvi che si sono verificati numerosi casi analoghi a questo: non abbiamo sollevato problemi proprio perchè le convocazioni del Consiglio comunale rispettavano le regole vigenti. Per noi non erano tanto in discussione i tempi di convocazione ristretti del Consiglio, ma il merito dei problemi che si discutevano, anche quando alcune delibere di Giunta urgenti avevano superato i termini di approvazione del Consiglio previsti.

 

Quando si viene eletti per rappresentare i Cittadini del nostro paese, Maggioranza o Minoranza che sia, si deve mettere in conto di dover sacrificare del tempo per essere all’altezza del compito ricevuto. 

Evidentemente la Minoranza lo vorrebbe fare seduta comodamente sulla poltrona di casa. 

Invece di chiamare in causa la democrazia cerchino di darsi una mossa, soprattutto quando i tempi di convocazione rispettano le regole.

Un esempio?

 

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Ancora prima di convocare l’ultimo Consiglio comunale, quando la minoranza ha saputo che la data di convocazione poteva essere il 24 aprile, lunedì con il ponte del 25 aprile, ha inviato al Sindaco la lettera che potete vedere nell’immagine, comunicando, non chiedendo, che non sarebbero stati presenti il 24 aprile per motivi familiari o di lavoro. In realtà, la convocazione del Consiglio non era ancora stata decisa e poi è stata fissata il 28 aprile.

Capita l’antifona? Una lettera preventiva per dire che un Consiglio comunale non poteva essere convocato durante un ponte perchè loro avevano, tutti e quattro, impegni famigliari o di lavoro.

Altro che democrazia.

A casa nostra tutto questo verrebbe definito in altro modo.

Voi come chiamereste un atteggiamento del genere?

Se vogliono fissare loro la data di convocazione del Consiglio, lo dicano, ma non si inventino scuse da bambini dell’asilo.