Campagna elettorale: per noi parleranno i fatti.
il Giornale di treviglio ci informa che sarà Marino Lamera a sfidare – per la seconda volta – il sindaco Andrea Rota.
Bene, così i Barianesi potranno scegliere da chi farsi governare.
Cercheremo, dice Lamera, di informare la popolazione su quanto è realmente stato fatto in questi cinque anni in modo obiettivo, senza voler far poIemica.
Solo parole, purtroppo, perchè subito dopo afferma:
Del resto, sottolinea Lamera, gli ultimi anni hanno visto grandi disponibilità economiche per gli enti pubblici: «La pandemia é stata una tragedia che ci auguriamo di non vivere mai più, è chiaro, ma per le casse comunali ha avuto un effetto contrario in quanto, senza richiedere particolari sforzi o competenze, ha consentito di ricevere notevoli contributi.
Ma che ne sa Lamera degli sforzi che abbiamo dovuto sostenere nella gestione della pandemia? Lui non c’era e non si è mai fatto avanti per dare una mano, come invece hanno fatto pochi altri del suo gruppo, in un momento storico unico e drammatico per il mondo, non solo per Bariano. In quel periodo, di lui ricordiamo solo le polemiche sui buoni acquisto destinati alle persone meno abbienti e quelle sul lavoro dei volontari. Si ricorda Lamera, invece, che i lavori pubblici si sono bloccati per oltre un anno? Si ricorda che poi c’è stata una esplosione nei prezzi? Si ricorda che il mondo è sceso in guerra con pesanti ripercussioni sui costi dell’energia? Ma dove ha vissuto in questi anni?
E poi continua con i fondi del PNRR che, lui sentenzia, “sono stati ottenuti, grazie all’attività degli uffici”, mentre noi, senza Segretario comunale, tutti i giorni guardavamo i bandi in uscita, valutavamo a quali partecipare o meno, decidevamo come realizzare i progetti, trovavamo le risorse per farli e superavamo le infinite zeppe che caratterizzano la nostra burocrazia nazionale. Certo, il merito è anche degli uffici comunali e lo riconosciamo, ma dire che i fondi sono stati ottenuti solo grazie agli uffici comunali rasenta la pura ipocrisia.
E insiste.
L’attuale Amministrazione, dice Lamera, ha speso una marea di parole e proclami, ma in cinque anni cosa ha sostanzialmente prodotto? Ossessionata dalle precedenti Amministrazioni, ha sprecato risorse per demolire e abbandonare quello che era stato fatto in precedenza, dimenticandosi di aver gestito denaro pubblico.
Il più grande spreco di denaro pubblico che noi abbiamo constatato, invece, insieme ai fondi della palestra che anni fa il Comune ha dovuto restituire, è stata la realizzazione dell’area feste: 350.000 € stanziati dalla precedente amministrazione per una struttura inutile e largamente incompleta, senza la possibilità di riscaldamento e raffrescamento, come era stato dichiarato perchè non esiste isolamento; senza l’impianto elettrico che non è stato previsto e inserito nel progetto. Una struttura sulla quale dovremo investire ancora 140.000 € circa per completarla così come era stata prevista e sulla quale si dovrà investire ancora denaro pubblico (almeno altri 200.000 €) per ampliare il suo utilizzo renderla fruibile tutto l’anno.
L’avremmo abbandonata volentieri se soltanto fossimo arrivati un paio di mesi prima.
Anche sulle opere pubbliche, i numeri dicono altro:
- dalle relazione di fine mandato della nostra amministrazione e di quella precedente e dai bilanci rendicontati, tutti documenti ufficiali e consultabili, emerge che la cifra effettivamente spesa nel quinquennio 2014/2019 per le opere pubbliche è stata di 1.642.000 €, mentre in quello 2019/2024 è stata di 2.169.000 €.
- A queste cifre vanno aggiunte quelle delle opere già finanziate, ma che potranno essere realizzate nel periodo 2024/2025 che, per la nostra amministrazione, sono pari a 1.800.000 € (la rotatoria per Romano, Piazza Paganessi, Via Roma, Via Chiesa, la mensa scolastica – compresa solo in parte nella relazione di fine mandato – l’area feste, il prolungamento della pista ciclabile per Caravaggio e altre).
- In opere pubbliche, la nostra amministrazione ha speso o ha già finanziato opere per oltre 2.000.000 di € in più rispetto a quella precedente. Con il Pnrr i finanziamenti ricevuti sono stati di circa 950.000 €, quelli ottenuti fuori dal Pnrr hanno superato il 1.200.000 €.
Altro che distruggere o abbandonare.
Alla narrazione di Lamera, che sarà giustamente polemica in campagna elettorale, risponderanno i numeri e i fatti.
- La sicurezza del territorio: l’intenzione, afferma Lamera, è di rafforzare i rapporti con le forze dell’ordine, integrare sistemi tecnologici e soprattutto ritrovare il rispetto per quei cittadini che chiedono una maggior sicurezza.
Bene: sappia Lamera che, se verrà eletto troverà le risorse per sostituire tutte le telecamere sul territorio e di aggiungerne anche di nuove. Non solo, ci sono le risorse per la realizzazione di un impianto semaforico di rallentamento del traffico, come quello di Morengo, lungo Via Locatelli e quelle per l’installazione di una sbarra per impedire il traffico di passaggio durante l’uscita dei ragazzi delle elementari.
- Il rilancio dell’attività edilizia e la programmazione urbanistica, con l’aggiornamento e l’adeguamento ai piani territoriali della Regione e della Provincia del Piano di Governo del territorio.
Uno degli indicatori dell’attività edilizia sono gli oneri di urbanizzazione incassati dal Comune. Nei cinque anni della precedente amministrazione, gli oneri incassati sono stati pari a 371. 000 €; nel quinquennio della nostra amministrazione sono stati 669.000 €.
- Altri temi importanti, dice ancora Lamera, sono poi la manutenzione degli edifici pubblici, del verde e una più accurata e attenta pulizia delle nostre vie, prevedendo se necessario il rinnovo dei contratti.
Speriamo solo che non si ripeta l’esperienza del progetto Faber, un progetto che vede la Provincia di Bergamo come capofila, scelto nel 2017 per l’efficientamento del Municipio e della scuola elementare e che ancora non è partito e certo non per responsabilità del Comune di Bariano. O che non venga ripristinato il contratto per la manutenzione delle aiuole di Via Locatelli che per una decina di anni, da solo, ci è costato oltre 10.000 € all’anno per avere aiuole decisamente peggiori di quelle attuali. In ogni caso, mentre in precedenza si spedeva per il verde pubblico una cifra annuale di circa 40.000 €, noi ne abbiamo spesi quasi 50.000.
Alle polemiche risponderanno i numeri e la realtà. Ci contestino con quelli.
Per finire: ora sappiamo dove e come intervenire per poter fare ancora meglio.
Per ben governare un paese serve una squadra coesa, compatta, competente, non un “sindaco unico”.
Senza una squadra il sindaco “unico” vorrebbe dire “solo”.
E sarebbe un problema. Fidatevi.
il Giornale di treviglio ci informa che sarà Marino Lamera a sfidare – per la seconda volta – il sindaco Andrea Rota.
Bene, così i Barianesi potranno scegliere da chi farsi governare.
Cercheremo, dice Lamera, di informare la popolazione su quanto è realmente stato fatto in questi cinque anni in modo obiettivo, senza voler far poIemica.
Solo parole, purtroppo, perchè subito dopo afferma:
Del resto, sottolinea Lamera, gli ultimi anni hanno visto grandi disponibilità economiche per gli enti pubblici: «La pandemia é stata una tragedia che ci auguriamo di non vivere mai più, è chiaro, ma per le casse comunali ha avuto un effetto contrario in quanto, senza richiedere particolari sforzi o competenze, ha consentito di ricevere notevoli contributi.
Ma che ne sa Lamera degli sforzi che abbiamo dovuto sostenere nella gestione della pandemia? Lui non c’era e non si è mai fatto avanti per dare una mano, come invece hanno fatto pochi altri del suo gruppo, in un momento storico unico e drammatico per il mondo, non solo per Bariano. In quel periodo, di lui ricordiamo solo le polemiche sui buoni acquisto destinati alle persone meno abbienti e quelle sul lavoro dei volontari. Si ricorda Lamera, invece, che i lavori pubblici si sono bloccati per oltre un anno? Si ricorda che poi c’è stata una esplosione nei prezzi? Si ricorda che il mondo è sceso in guerra con pesanti ripercussioni sui costi dell’energia? Ma dove ha vissuto in questi anni?
E poi continua con i fondi del PNRR che, lui sentenzia, “sono stati ottenuti, grazie all’attività degli uffici”, mentre noi, senza Segretario comunale, tutti i giorni guardavamo i bandi in uscita, valutavamo a quali partecipare o meno, decidevamo come realizzare i progetti, trovavamo le risorse per farli e superavamo le infinite zeppe che caratterizzano la nostra burocrazia nazionale. Certo, il merito è anche degli uffici comunali e lo riconosciamo, ma dire che i fondi sono stati ottenuti solo grazie agli uffici comunali rasenta la pura ipocrisia.
E insiste.
L’attuale Amministrazione, dice Lamera, ha speso una marea di parole e proclami, ma in cinque anni cosa ha sostanzialmente prodotto? Ossessionata dalle precedenti Amministrazioni, ha sprecato risorse per demolire e abbandonare quello che era stato fatto in precedenza, dimenticandosi di aver gestito denaro pubblico.
Il più grande spreco di denaro pubblico che noi abbiamo constatato, invece, insieme ai fondi della palestra che anni fa il Comune ha dovuto restituire, è stata la realizzazione dell’area feste: 350.000 € stanziati dalla precedente amministrazione per una struttura inutile e largamente incompleta, senza la possibilità di riscaldamento e raffrescamento, come era stato dichiarato perchè non esiste isolamento; senza l’impianto elettrico che non è stato previsto e inserito nel progetto. Una struttura sulla quale dovremo investire ancora 140.000 € circa per completarla così come era stata prevista e sulla quale si dovrà investire ancora denaro pubblico (almeno altri 200.000 €) per ampliare il suo utilizzo renderla fruibile tutto l’anno.
L’avremmo abbandonata volentieri se soltanto fossimo arrivati un paio di mesi prima.
Anche sulle opere pubbliche, i numeri dicono altro:
- dalle relazione di fine mandato della nostra amministrazione e di quella precedente e dai bilanci rendicontati, tutti documenti ufficiali e consultabili, emerge che la cifra effettivamente spesa nel quinquennio 2014/2019 per le opere pubbliche è stata di 1.642.000 €, mentre in quello 2019/2024 è stata di 2.169.000 €.
- A queste cifre vanno aggiunte quelle delle opere già finanziate, ma che potranno essere realizzate nel periodo 2024/2025 che, per la nostra amministrazione, sono pari a 1.800.000 € (la rotatoria per Romano, Piazza Paganessi, Via Roma, Via Chiesa, la mensa scolastica – compresa solo in parte nella relazione di fine mandato – l’area feste, il prolungamento della pista ciclabile per Caravaggio e altre).
- In opere pubbliche, la nostra amministrazione ha speso o ha già finanziato opere per oltre 2.000.000 di € in più rispetto a quella precedente. Con il Pnrr i finanziamenti ricevuti sono stati di circa 950.000 €, quelli ottenuti fuori dal Pnrr hanno superato il 1.200.000 €.
Altro che distruggere o abbandonare.
Alla narrazione di Lamera, che sarà giustamente polemica in campagna elettorale, risponderanno i numeri e i fatti.
- La sicurezza del territorio: l’intenzione, afferma Lamera, è di rafforzare i rapporti con le forze dell’ordine, integrare sistemi tecnologici e soprattutto ritrovare il rispetto per quei cittadini che chiedono una maggior sicurezza.
Bene: sappia Lamera che, se verrà eletto troverà le risorse per sostituire tutte le telecamere sul territorio e di aggiungerne anche di nuove. Non solo, ci sono le risorse per la realizzazione di un impianto semaforico di rallentamento del traffico, come quello di Morengo, lungo Via Locatelli e quelle per l’installazione di una sbarra per impedire il traffico di passaggio durante l’uscita dei ragazzi delle elementari.
- Il rilancio dell’attività edilizia e la programmazione urbanistica, con l’aggiornamento e l’adeguamento ai piani territoriali della Regione e della Provincia del Piano di Governo del territorio.
Uno degli indicatori dell’attività edilizia sono gli oneri di urbanizzazione incassati dal Comune. Nei cinque anni della precedente amministrazione, gli oneri incassati sono stati pari a 371. 000 €; nel quinquennio della nostra amministrazione sono stati 669.000 €.
- Altri temi importanti, dice ancora Lamera, sono poi la manutenzione degli edifici pubblici, del verde e una più accurata e attenta pulizia delle nostre vie, prevedendo se necessario il rinnovo dei contratti.
Speriamo solo che non si ripeta l’esperienza del progetto Faber, un progetto che vede la Provincia di Bergamo come capofila, scelto nel 2017 per l’efficientamento del Municipio e della scuola elementare e che ancora non è partito e certo non per responsabilità del Comune di Bariano. O che non venga ripristinato il contratto per la manutenzione delle aiuole di Via Locatelli che per una decina di anni, da solo, ci è costato oltre 10.000 € all’anno per avere aiuole decisamente peggiori di quelle attuali. In ogni caso, mentre in precedenza si spedeva per il verde pubblico una cifra annuale di circa 40.000 €, noi ne abbiamo spesi quasi 50.000.
Alle polemiche risponderanno i numeri e la realtà. Ci contestino con quelli.
Per finire: ora sappiamo dove e come intervenire per poter fare ancora meglio.
Per ben governare un paese serve una squadra coesa, compatta, competente, non un “sindaco unico”.
Senza una squadra il sindaco “unico” vorrebbe dire “solo”.
E sarebbe un problema. Fidatevi.